Le tre giornate di studio, organizzate in collaborazione con Vision e con il supporto dell’Università di Messina, si svolgeranno dal 18 al 20 giugno nell’ambito dell’undicesima edizione del festival, ricca di eventi e incontri (17/ 21 giugno 2021). Trenta grandi voci per leggere il futuro del continente: la contesa globale per la leadership digitale, Next Generation UE e l’adeguamento delle istituzioni UE alla sfida pandemica fra le priorità dei gruppi di lavoro. Obiettivo la definizione del Manifesto per la Metamorfosi di Europa, con risposte, idee, buone pratiche concrete per l’Europa del nostro tempo.

Taobuk-Taormina Book Festival, ideato e diretto da Antonella Ferrara, è sostenuto e promosso dalla Regione Siciliana-Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo

Chairs della Conferenza sono l’editorialista inglese Bill Emmott, già direttore di The Economist e il Direttore del think tank Vision Francesco Grillo, con loro sarà impegnata la vicedirettrice UNESCO Stefania Giannini. Nel corso dell’evento intrecceranno le loro riflessioni giornalisti, sociologi, analisti, storici e politologi, ma anche importanti autori europei: fra gli altri lo storico Luciano Canfora e lo scrittore e poeta spagnolo Manuel Vilas, in uscita per Guanda con la nuova raccolta di versi “Amor”.

Il Mediterraneo come motore del rilancio europeo anche attraverso uno sguardo alle città del futuro: a Taobuk ne parlerà l’architetta e accademica egiziana Sahar Attia, raccogliendo l’impegno congiunto di archistar come Fran Silvestre e urbanisti come Abu Ali Ghanimeh, presidente del Forum Internazionale Architetti del Mediterraneo.

TAORMINA, 15 aprile 2021 – La pandemia non ferma la mission di Taobuk – Taormina International Book Festival:come già lo scorso anno, nel rispetto delle norme di sicurezza, l’undicesima edizione si svolgerà dal 17 al 21 giugno garantendo continuità al progetto e ai contenuti dellakermesse letteraria ideata e diretta da Antonella Ferrara, con il sostegno della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e con il contributo del Comune di Taormina. Una ricca kermesse in cui la letteratura incontra la musica, la danza, l’arte, l’attualità e la memoria, pronte a risuonare nei luoghi storici della città.

Com’è ormai consuetudine, il programma declinerà un tema universale, attraverso letterati e maître à penser indirizzati ad analizzare il presente e le prospettive prossime venture. Per Taobuk 2021 la scelta è caduta su un concept – metamorfosi – ancorato al mito ancestrale e ricorrente delle trasformazioni radicali, e perciò quanto mai aderente alla configurazione della profonda crisi globale, aggravata dall’emergenza sanitaria, che il mondo sta attraversando e sembra colpire in particolare l’Occidente. Metamorfosi, allora, quale occasione per una reazione che ponga le basi per un nuovo inizio: è in quest’ottica che Taobuk, in collaborazione con il Think Tank Vision e con il supporto dell’Università degli Studi di Messina, accoglie anche quest’anno al suo interno quella che sarà la seconda Conferenza di Taormina e Messina, incentrata sul futuro del Vecchio Continente, che avrà luogo con una staffetta tra le due città dal 18 al 20 giugno. “La metamorfosi di Europa”, questo il titolo dell’evento in consonanza con il concept enunciato. La riflessione riparte dove l’Europa è nata, insieme al suo “mito”: nel cuore del Mediterraneo. È infatti sulle sue sponde che fiorisce la leggenda di Europa, la fanciulla fenicia che dall’isola di Creta diede il suo nome ad una grande idea destinata a diventare, ventuno secoli dopo, Unione. Ed è nella Sicilia mediterranea, a Messina, che nel 1955 si progettarono, con una pionieristica Conferenza, le istituzioni cardine del nuovo progetto europeo, CEE ed EURATOM, schiudendo così la strada al trattato di Roma. Proprio da Messina e Taormina, in una prospettiva di rilancio e rigenerazione per l’Europa, Taobuk Festival riparte con la sua seconda Conferenza che, dal 18 al 20 giugno 2021, accoglierà 30 grandi voci del pensiero, della cultura, della policy making e dell’analisi geopolitica internazionale, per offrire idee e strumenti utili alla rielaborazione di un progetto europeo finalizzato alla gestione dei nuovi contesti e di emergenze, come l’epidemia covid-19.

«La seconda e terza ondata pandemica segnano con tutta evidenza un crocevia della storia – spiega Antonella Ferrara, Presidente e direttore artistico del Festival – e indicano la necessità di riformare radicalmente l’Unione europea per offrire risposte utili a fronteggiare shock che potrebbero diventare una caratteristica permanente del 21° secolo. La “guerra” pandemica, con le drammatiche crisi economiche e politiche che ne derivano, ha evidenziato un’Europa strutturalmente lenta nelle risposte, a cominciare dalla campagna di vaccinazione 2021. La “metamorfosi di Europa’’ corrisponde all’inevitabile evoluzione verso un nuovo ordine del continente, così come, dopo le guerre globali del XX secolo, erano stati concepiti nuovi “ordini mondiali”: dalla Società delle Nazioni nel 1919 alla fondazione dell’ONU nel 1948, quindi della NATO e in Europa della CEE come embrione dell’attuale Unione europea. L’obiettivo della Conferenza è offrire risposte, idee e strumenti operativi che saranno sintetizzati nel Manifesto per la Metamorfosi di Europa, un palinsesto mirato e tangibile che vuole anche riportare l’attenzione europea sul fronte mediterraneo e nord-africano, mai come in questi anni urgente e prioritario per gli scenari futuri del nostro continente».

All’odierna conferenza stampa digitale di presentazione della Conferenza di Messina e Taormina sono intervenuti l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina e alcuni dei protagonisti che animeranno la Conferenza di giugno, ovvero il vicepresidente e assessore all’Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao, il sindaco di Taormina Mario Bolognari, la presidente di Taobuk Antonella Ferrara, il presidente del Comitato Scientifico di Taobuk Nino Rizzo Nervo, il Magnifico Rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea, lo storico Luciano Canfora anch’egli membrodel Comitato Scientifico del Festival,  autore per Laterza di un volume dal titolo ‘’Metamorfosi’’, nonché i chairs della Conferenza su Futuro dell’Europa, ossial’editorialista Bill Emmott (già direttore del quotidiano inglese The Economist) e l’economista Francesco Grillo (Direttore del think-tank Vision) e con loro la vicedirettrice UNESCO Italia Stefania Giannini.

Alla Conference di giugno sono attese 30 personalità di spicco: giornalisti, sociologi, analisti, storici e politologi, ma anche importanti autori europei, in un melting di voci chiamate a prefigurare l’uscita dalla pandemia e riprogettare il “contratto” fra le istituzioni e i cittadini europei. Fra i protagonisti della Conferenza ci sarà anche l’autore e poeta spagnolo Manuel Vilas, a Taobuk anche per la presentazione della nuova raccolta di versi “Amor”, in uscita per Guanda il 6 maggio. «Abbiamo bisogno di mettere insieme intellettuali, politici, economisti, cittadini – osserva Francesco Grillo, Direttore del think tank Vision- Per uscire dalla sua crisi che è mancanza di visione e, spesso, sterile retorica, l’Europa deve recuperare le sue radici che sono, insieme, nella ragione – politica, economica – e nei valori, nelle identità, nelle passioni. In fondo l’Europa nasce dall’iniziativa di grandi intellettuali – Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Ursula Hirschman – la cui passione incontrò la determinazione di leader politici come Adenauer, Schuman, Monnet, De Gasperi e lo stesso Gaetano Martino, che organizzò la conferenza a Messina che, di fatto, decise la nascita della Comunità Economica Europea. Abbiamo bisogno di quel coraggio, di quell’entusiasmo (tema dell’edizione di Taobuk 2020), di quell’intelligenza per uscire da una crisi che mette a rischio la stessa sopravvivenza di quello che Ursula Von der Leyen definisce il nostro “stile di vita”. Uno stile che appartiene a tutti e che ci distingue».

La finalità della Conferenza è costruire un Manifesto di priorità e proposte operative, risposte e “buone pratiche”, capaci non solo di rilanciare gli obiettivi e le sfide dei tempi, ma anche di sostenerle “dal basso”, attraverso strategie di coinvolgimento e sensibilizzazione dei cittadini. Per “fare” gli europei, mentre si prova a “rifare” l’Europa: Lo conferma l’editorialista britannico Bill Emmott, fra i Chairs dell’evento, che dichiara: «La pandemia ha messo in luce i punti di forza sociali e scientifici degli Stati europei così come dell’Unione Europea, ma anche le numerose fragilità sul piano economico e dell’efficacia decisionale. Considero essenziale e anche meravigliosamente tempestiva la celebrazione di questa conferenza internazionale che si svolgerà mentre la crisi pandemica è ancora in piena evoluzione: contiamo di produrre analisi e proposte di grande impatto, per contribuire alla costruzione di un’Europa migliore». Una rigenerazione del progetto europeo, dunque, che di nuovo parte dalle rive del “Mare nostrum”. Spiega lo storico Luciano Canfora: «La crisi che ha investito in modo particolare l’Unione europea ha avuto e ha tuttora aspetti drammatici, ma non si può negare che abbia anche avuto un effetto radicalmente innovativo: i cosiddetti parametri di Maastricht sono stati sospesi e, a quanto pare, a tempo indeterminato. Vero è che su questo delicato problema sono state manifestate opinioni contrastanti: per un verso il commissario Gentiloni propugna una lunga sospensione, per l’altro verso il suo vice Dombrovskis sollecita incautamente un ripristino entro il 2022 degli iniqui e strangolatori parametri.  Si è aperta dunque una fase di combattimento per trasformare la struttura oppressiva dell’Unione in qualcosa di molto diverso e, sperabilmente, di autenticamente solidale».

LA SECONDA CONFERENZA DI MESSINA E TAORMINA, 18/20 GIUGNO

La seconda Conferenza di Taormina e Messina si svolgerà nelle date del 18, 19 e 20 giugno. Gli incontri si terranno venerdì 18 giugno alle 9.30 a Messina, negli spazi dell’Università, con gli interventi d’apertura del Vice Presidente della Regione Siciliana Gaetano Armao, del Rettore Salvatore Cuzzocrea, della Presidente del Festival Taobuk Antonella Ferrara, del Vice Direttore Generale Unesco per l’Educazione Stefania Giannini e dei co-chairs Francesco Grillo e Bill Emmott. Due le sessioni plenarie previste nella giornata inaugurale per una prima analisi sulla situazione e le prospettive europee.

Sempre venerdì 18 giugno si apriranno anche i tre gruppi di lavoro dedicati a priorità individuate come cruciali:il primo si focalizzerà sulle piattaforme digitali globali in rapporto alla leadership globale nel 21° secolo. L’Europa sembra rimasta avulsa da questa competizione, non esiste infatti una piattaforma digitale globale europea per il commercio elettronico o per il social networking. Le conseguenze di questo ritardo sono di vasta portata: nessun brand europeo compare nella hit delle 50 aziende più rilevanti al mondo in termini di capitalizzazione del mercato (ma ben 5 sono svizzere) e lo stesso ritardo si riverbera sul fronte delle start up tecnologiche. L’idea di una “Unione digitale”, e di una sovranità digitale, risulta dunque determinante per garantire all’Europa la sua sopravvivenza politica nel 21° secolo.

Il secondo gruppo di lavoro sarà focalizzato su Next Generation UE, il piano di recupero varato dalla Commissione Europea per conto dei 27 Stati membri: una decisione storica che sembra tuttavia ridimensionarsi se comparata alle iniziative analoghe tempestivamente attivate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito con effetto immediato nell’economia di quei Paesi già durante il 2020, mentre l’Europa ancora non ha erogato alcun fondo e, si stima, raggiungerà il livello di produzione pre-covid solo un anno dopo il resto del mondo. Il gruppo di lavoro si concentrerà dunque su due ipotesi portanti: la possibilità di conferire alla Commissione Europea (o ad un organo tecnico indipendente simile al Meccanismo Europeo di Stabilità) il potere di reagire agli shock (simmetrici o asimmetrici), raccogliendo fondi sui mercati finanziari; e l’ipotesi di creare una rete di sicurezza a livello europeo per affrontare la disoccupazione, attraverso la riqualificazione e il reddito di base universale.

Il terzo gruppo di lavoro si attiverà in rapporto alla sfida della pandemia covid19, che richiede urgenti evoluzioni dei sistemi sanitari e assistenziali degli Stati membri, ma anche e soprattutto delle istituzioni europee: i dati statistici indicano infatti che l’Europa sta pagando il prezzo più alto in termini economici e sanitari all’emergenza pandemica, e il “caso” della campagna di vaccinazione si profila come paradigmatico della vulnerabilità dell’Unione nel suo attuale assetto. L’UE, d’altra parte, sembra essere stata fortemente rallentata dalla stessa decisione di portare a livello europeo una politica che è ancora tecnicamente e fermamente nazionale.La pandemia sembra aver “smascherato” dunque la fragilità di una costruzione che deve adattarsi alle opportunità ma anche ai rischi che il 21° secolo sta generando. Il gruppo approfondirà sia la possibilità di introdurre nei Trattati il trasferimento a livello europeo di almeno parte del processo decisionale relativo alle emergenze sanitarie, così la chiusura e apertura dei confini, la progettazione ed esecuzione di risposte di emergenza come nel caso dell’approvvigionamento dei vaccini. Inoltre si studierà l’idea di una forte revisione dei sistemi sanitari basati su tecnologie che consentano di fornire il monitoraggio da remoto delle condizioni di salute.

A conclusione delle sessioni dei gruppi di lavoro, tre ulteriori sessioni plenarie saranno dedicate ad altrettanti temi: il prosieguo delle relazioni con il Regno Unito, gli scenari africani come criticità da trasformare in opportunità e la necessità di riformare le politiche di coesione.

Nella giornata di domenica 20 giugno si tornerà a riflettere sulle “azioni positive” utili a sensibilizzare i cittadini di tutta Europa per il rilancio di un progetto che richiede consapevolezza e senso di appartenenza. Obiettivo è stimolare un dibattito a livello europeo e senza strumenti utili a stimolare il coinvolgimento personale di ciascuno, potrebbe venir meno il tessuto connettivo essenziale al buon funzionamento delle istituzioni. L’opinione pubblica europea potrebbe risultare più coesa grazie al potenziamento del programma Erasmus e all’attivazione di un programma di servizio civico europeo basato sul modello svizzero, per integrare la vita accademica con la formazione professionale e le esperienze di tirocinio in diversi Paesi. Anche lavorare sull’implementazione di media europei potrebbe configurarsi come obiettivo “politico” e allo stesso modo la possibilità per tutti i cittadini di aderire elettronicamente e votare in un collegio elettorale di respiro europeo alle future euro-consultazioni.

I risultati finali della Taobuk Europe Conference saranno condivisi con le istituzioni europee e confluiranno in tempi rapidissimi nei punti chiave del Manifesto della seconda Conferenza di Messina e Taormina.

MEDITERRANEO CHIAMA EUROPA: LA VOCAZIONE INTERNAZIONALE DI TAOBUK

Il Mediterraneo come motore del rilancio dell’Europa passa anche attraverso uno sguardo alle città del futuro: a questo mira Taobuk 2021 con il contest architettonico “Lo spazio dei libri”, rivolto ad Università italiane e straniere. Grazie al suo team di esperti e promotori il concorso, sotto la direzione scientifica di Gianfranco Tuzzolino, docente di progettazione architettonica dell’Università di Palermo, permette di avviare una riflessione sulle città del futuro in chiave di sviluppo sostenibile, a partire dall’area mediterranea: un tema portato avanti da esperti come l’archistar spagnola Fran Silvestre e l’architetto libanese Ali Abu Ghanimeh, Presidente del Forum Internazionale Architetti del Mediterraneo. A Taobuk, in presenza, se ne farà portavoce l’architetta e accademica egiziana Sahar Attia, che dirige il Dipartimento di Architettura dell’Università del Cairo. Oltre un centinaio le proposte già in gara, in un “testa a testa” fra atenei internazionali che offrono il loro contributo per dare dimensione fisica e centralità urbana alla scrittura e alla lettura nella piazza IX aprile di Taormina. Fra gli altri La Escuela tecnica superior de Arquitectura de la Coruna (Spagna), la University of Hertfordshire (Regno Unito), Ensa – ècole nationale supérieure d’architecture Paris Malaquais (Francia), il Cairo Institute for Engineering e la German University in Cairo (Egitto), La Brandenburg University of Technology (Germania), la University of Jordan (Giordania), ENSAPM (Siria), e inoltre progetti di studenti universitari in Italia provenienti da Ucraina, Romania, Cina, Ecuador, Bulgaria, Turchia, Tunisia, Stati Uniti.

E contestualmente alle giornate della Europe Conference Taobuk sarà sede, sabato 19 giugno nella splendida cornice del suo Teatro Antico, della suggestiva serata “Taormina legge Dante”, evento inaugurale del progetto nazionale “L’Italia legge Dante”, promosso dal Cepell in alcune grandi città italiane, nel 700° anniversario dalla morte di Dante Alighieri: un ulteriore e saldo legame culturale con il progetto europeo, per certi versi prefigurato dalla visionaria ispirazione del sommo poeta.

DICHIARAZIONI RELATORI

Dichiarazione dell’Assessore Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Manlio Messina

“L’Europa affronterà nei prossimi anni profonde trasformazioni. La sfida è quella di reggere ad alti livelli nella competizione globale con le grandi potenze emergenti, provenienti da quello che un tempo era il sud del mondo. Sfida nella sfida è quella di non rinnegare le radici del nostro continente, essendo capaci di rinnovarci nel solco della millenaria cultura europea. Più diritti e più cultura per un nuovo rinascimento anche economico, che metta al centro l’uomo in quanto tale, e non la sola logica del profitto. Su questo campo l’Europa dovrà porsi all’avanguardia negli anni a venire”.

Dichiarazione del Sindaco di Taormina, Mario Bolognari

“Non v’è dubbio che l’Unione Europea sta attraversando un momento di difficoltà politica e di smarrimento delle ragioni originarie dello “stare insieme”. Persino la crisi sanitaria ha creato ulteriori motivi di frammentazione e scontento tra i partner. Ripensare il futuro dell’Europa, pertanto, non è un esercizio teorico, ma un tentativo di ridare vigore al progetto che i padri fondatori con grande speranza avevano varato. Ancora una volta TaoBuk si pone al centro del dibattito vivo della politica e della comunicazione sui fatti centrali della nostra società”.

Dichiarazione del Magnifico Rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea

“Le sinergie, con un evento culturale molto atteso e di grande prestigio per il nostro territorio, sono aumentate, dopo il successo dello scorso anno anche nell’edizione 2021. Il Taobuk Festival ha organizzato momenti di riflessione molto importanti a livello internazionale a cui il nostro Ateneo saprà dare il contributo. A questo si aggiunge la possibilità di tirocinio o presenza dei nostri studenti alle iniziative del Festival. Un’opportunità per entrare in contatto con Premi Nobel e grandi scrittori, oltre che grandi artisti che saranno nel nostro territorio. Crediamo molto nell’apporto che tutta la Comunità Accademica è in grado di dare e di ricevere da eventi così significativi. E l’edizione 2021, caratterizzata dallo sforzo organizzativo notevole per adeguarsi alle misure anti Covid 19, ci permetterà di cementare un rapporto che riteniamo qualificato e qualificante. E’ importante che in questo momento così difficile per l’emergenza pandemica,, sul piano culturale e sociale, ci sia sul nostro territorio un evento di così alto livello. Per questo siamo contenti di esserci con il massimo dell’impegno e della passione”.