Bambini sui libri per imparare a confrontarsi sul mondo, imparando ad ascoltarsi a vicenda riscoprendo l’amore per la lettura. Anche quest’anno, al festival “Taobuk”, lo spazio dedicato alla letteratura per l’infanzia ha animato tre giornate di laboratori dedicati ai più piccoli con “Taokids”, progetto a cura di Annalisa Galeano, con il patrocinio del Comitato provinciale di Messina per l’Unicef e gruppo promotore Unicef di Taormina.

Dall’uso dell’alfabetiere grafo-motorio per imparare il coordinamento di parole e movimenti del corpo, alle letture collettive di racconti illustrati, consigliati dalle case editrici per infanzia e ragazzi che hanno aderito all’iniziativa: le tre giornate all’archivio storico di Taormina sono state ricche di scoperte per i piccoli lettori, oltre che una prova didattica per le insegnanti. Sta infatti nella didattica inclusiva la vera rivoluzione, tema dell’ottava edizione del festival. E li libri, così come il disegno, sono uno strumento educativo fondamentale.

“Il tema della manifestazione di quest’anno mi ha portato a riflettere da insegnante sul concetto di “rivoluzione”, parola oggi quanto mai attuale – dice Annalisa Galeano, curatrice del progetto -. La rivoluzione inserita in una scuola potrebbe essere messa in atto inserendo testi accessibili a bambini con difficoltà di apprendimento”.

Fondamentale è stato il dialogo con le case editrici. “Le storie che abbiamo letto e commentato sono state uno strumento didattico inclusivo, dove ogni bambino è stato protagonista, ognuno con le sue capacità – continua la Galeano – alcune case editrici specializzate, attraverso manuali scritti da esperti del settore propongono un aiuto concreto ai docenti che vogliono attuare le direttive ministeriali. I libri sono uno strumento didattico fondamentale”.

I laboratori, iniziati già nella giornata di sabato 23 e conclusi oggi con un incontro sulla filastrocca, sono stati realizzati con il supporto delle ragazze del Liceo delle Scienze Umane “Michele Amari” accompagnati dalla docente Maria Casera.

“Condividere una didattica di laboratori , materiali e pubblicazioni sono il primo passo per una rivoluzione scolastica che deve vedere come protagonisti famiglie, insegnanti e la scuola”. Educare al rispetto dell’altro, così, è la vera sfida per le nuove generazioni. Farlo con la lettura sarà la vera rivoluzione.