È avvenuta questa mattina, presso l’Hotel Villa Diodoro, la cerimonia di premiazione con Sergio Castellitto: l’attore, sceneggiatore e regista ha ricevuto il Taobuk Award da Antonella Ferrara, Presidente e Direttore Artistico di Taobuk.

sergio castellitto

Subito dopo, la Masterclass che lo vede protagonista di un dialogo assieme al critico cinematografico Claudio Masenza. Quella di Sergio Castellitto è una carriera declinata in grandi prove attoriali e di regia, molto spesso in collaborazione artistica con la moglie, la scrittrice Margaret Mazzantini.

Ed è proprio con il nome della Mazzantini, che Sergio Castellitto inizia la sua Masterclass: “La mia strada da regista si percorre a partire da Non ti muovere di Margaret Mazzantini, fu un caso letterario internazionale. Io sono il primo lettore dei libri di Margaret e ho sempre cercato di far riaffiorare da essi ciò che di potente leggevo. Ho compreso sin da subito il potenziale audiovisivo dei suoi libri.

Toccato questo primo tasto, il regista sceglie di soffermarsi proprio sulla sua capacità critica: “Quando osservo un’opera, tendo a spostare l’attenzione sulla sostanza umana degli artisti, focalizzandomi su ciò che creano. Non esiste l’arte esistono gli artisti, non esiste la recitazione esistono gli attori.” Castellitto tiene a ridare valore al lavoro dei veri artisti, tra i quali cita Rossellini e De Sica.

sergio castellitto

Quando cita Ettore Scola, non può trattenersi dal fornire qualche dettaglio sul suo prossimo film, legato simbolicamente a Scola, che se fosse ancora in vita spingerebbe sicuramente Castellitto alla direzione della pellicola: “Il prossimo anno realizzerò un film che sarà ambientato in Francia, totalmente all’interno di una libreria in un vicolo di Parigi. Vi reciterò e impersonerò il libraio in un progetto ambizioso nella sua semplicità.

A settembre, invece, uscirà “Ricchi di fantasia”, un film che lo vede protagonista assieme alla splendida Sabrina Ferilli: “Si tratta di una commedia divertente, che io e Sabrina ci siamo divertiti a ricostruire sulla base della commedia all’italiana. Ci siamo ispirati a Monica Vitti e ad Alberto Sordi, creando un mix di comicità, grottesco e malinconia“. A tal proposito apre una breve parentesi sui film leggeri degli ultimi 30 anni, definendoli perlopiù comici e non appartenenti al genere della commedia.

All’inizio della Masterclass, Sergio Castellitto aveva promesso di raccontare un aneddoto sulla città di Taormina, che lo sta ospitando durante Taobuk 2018. Tuttavia, durante il dialogo con Claudio Masenza, nel vivo di un argomento e di un altro, se ne dimentica. Sarà uno spettatore a ricordargli la promessa, suscitando stupore nello stesso Castellitto, meravigliato dalla tanta attenzione rivoltagli del pubblico di Taobuk.

sergio castellitto

Molti anni fa, quando sposai Margaret, non avemmo l’occasione di partire in viaggio di nozze per motivi di lavoro. Lei, infatti, in quel periodo doveva impersonare la giovane Margarete del Faust in uno spettacolo presso il Teatro Antico e io la accompagnavo. Fu a Taormina, quindi, il nostro viaggio di nozze. E mi torna ancora in mente quando per le strade della città mi corse incontro vestita ancora con gli abiti del suo personaggio. Ho pensato a questo ricordo molto dolce che ho della città questa mattina, intorno alle 6, mentre passeggiavo sul Corso Umberto in una Taormina deserta.

Sergio Castellitto conclude la sua Masterclass tra una domanda e l’altra del pubblico del Festival di Taormina, parlando del tema di Taobuk 2018, le Rivoluzioni: “Credo che le rivoluzioni più importanti siano quelle interiori. Rivoluzione è la parola d’ordine che ognuno di noi dovrebbe ripetersi alla mattina. Rivoluzione vuol dire porre attenzione nei confronti di noi stessi, perché non bisogna escludere la parte più decisiva di noi. Soltanto coltivando il nostro orto, possiamo iniziare a pensare a una vita sociale.

Prosegue: “Non bisogna cadere nelle trappole delle false rivoluzioni. Una di queste è la tecnologia, che ha un duplice aspetto, cioè la possibilità di progresso, di innovazione, ma anche di involuzione. Siamo arrivati a un mondo in cui dichiariamo la guerra con un twitt. Non si tratta di rivoluzioni, ma di violenze per il modo in cui vengono proposte. Bisogna invece considerare l’elemento umano, al centro deve essere messo l’uomo. Bisogna ricordarsi di avere uno sguardo ad altezza d’uomo.

sergio castellitto

Conclude: “La rivoluzione dovrebbe essere quotidiana, un file sempre acceso che ci consenta di rivolgerci costantemente delle domande. Alla fine della giornata, mi chiedo cosa io abbia fatto di utile nell’arco di 24 ore per me stesso. Si tratta di una sorta di preghiera laica, che ognuno di noi dovrebbe rivolgersi alla fine di ogni giorno. Non è un atto di bontà, ma la rivendicazione che la vita sia questa: necessità continua di comunicazione con se stessi e con gli altri.

TaoBuk è una manifestazione che offre l’opportunità di incontrare grandi personaggi del mondo della letteratura, della cultura e delle arti in location d’eccezione nel cuore di Taormina. Segui i nostri canali – Facebook e Twitter, oltre al sito ufficiale e al blog – per non perdere nessuna novità del programma dell’edizione 2018!