Outfit serio, occhiali scuri, eppure Daria Bignardi ha portato il sole a Piazza IX aprile durante il terzo giorno di Taobuk 2018. Sorridente e ironica, la giornalista e scrittrice ha dato vita a un dialogo coinvolgente assieme a Elvira Terranova di Adnkronos.
Sono passate da poco le 18.00 e Daria è la prima a salire sul palchetto della piazza, nella trepidante attesa di parlare del suo ultimo libro, “Storia della mia ansia“, edito da Mondadori: “Tutti i miei libri nascono da un’ispirazione diversa. Un giorno ho pensato a una figura di donna che capisse improvvisamente che l’inquietudine che la costringeva ad andare avanti in terreni pericolosi fosse ansia“.
La protagonista del libro è Lea, una donna che vive in complesso equilibrio, divisa tra lavoro, famiglia, ansia, amore e frustrazione. Un giorno scopre di essere malata e di dover iniziare la chemioterapia: da quel momento tutto cambia e Lea impara a dare più spazio a sé stessa e a non sacrificarsi sempre per la felicità degli altri. E “Storia della mia ansia” parla quindi anche di Daria Bignardi, che pochi mesi fa ha rivelato di aver combattuto contro il cancro e di aver portato la parrucca per diversi mesi. È anche grazie al suo libro se la giornalista è riuscita a elaborare quanto le stesse accadendo.
Daria Bignardi sembra non volersi soffermare troppo sulla sua storia privata e vira il dialogo sulla sua vita professionale: “Ho avuto una bellissima carriera, ma fatta anche di sfide e di ricerca di linguaggi sempre nuovi. Con “Tempi moderni” ho voluto raccontare la contemporaneità, con “Grande Fratello” nasceva un programma rivoluzionario e tutto vero, nonostante lo scetticismo di alcuni; all’epoca non avevamo idea di cosa stesse succedendo“.
Prosegue parlando del Grande Fratello: “Quando mi chiesero di fare quello che poi si rivelò essere un reality ero perplessa, ma quando Eugenio Scalfari lo definì “il demonio” non riuscii a trattenermi dal dirigerlo. Dovevo condurlo.”
A proposito di TV, Daria Bignardi rivela di non volervi ritornare a breve: “Quando si diventa grandi, ti piace fare solo quello che fai al momento, nel presente. Non so cosa farò l’anno prossimo né tra un anno né fra tre. In questo momento non ho voglia di fare televisione, in futuro vedremo.”
La giornalista non sembra essersi ripresa fino in fondo dal ruolo di Direttrice di Rai 3: “Un ruolo estenuante, che difficilmente si può portare a termine, per via di problemi che non dipendono dal presente, ma che esistono da più di trent’anni. L’azienda è piena di persone che lavorano benissimo, di altre che non lavorano proprio e di altre ancora, il cui unico fine è quello di mettere i bastoni tra le ruote. Posso dire, però, di aver lasciato una rete piena di programmi meravigliosi.”
Nonostante le sue affermazioni, il pubblico sembrerebbe rivolerla alla conduzione de Le invasioni Barbariche, che Elvira Terranova definisce uno se non il più bel programma degli ultimi anni.
A proposito di Taobuk 2018 e del tema delle rivoluzioni, in riferimento all’accostamento rivoluzioni – Italia, Daria Bignardi non sembra affatto convinta si stia percorrendo la strada giusta. Anzi, è molto critica nei confronti della politica e della società attuale: vede come unica alternativa rompere gli schemi che gli altri hanno costruito per secoli, i comodi muri di finzione sociale, il che potrebbe rivelarsi molto rivoluzionario.