Andrea Marcolongo è l’autrice di “La misura eroica“, libro di cui ha chiacchierato con Anna Mallamo, giornalista de La Gazzetta del Sud, per l’ultima giornata di TaoBuk18.
Si tratta di un viaggio che affonda le radici nel mito greco degli Argonauti: la storia del passaggio all’età adulta, dell’arte di partire e abbandonare la terraferma. Tutto questo significa, quindi, esporsi al pericolo.
La direttrice fondamentale nel libro di Andrea Marcolongo è il cuore.
Il libro nasce dalla riflessione su cos’è l’eroismo oggi, da un viaggio personale e da un forte amore per la lingua greca. Oggi essere eroe significa tutto e niente, mentre per i greci l’eroismo era un vero e proprio imperativo morale.
Si parla di eroi, dell’eroe antico che mette alla prova se stesso cercando di superare le prove ma, anche se può capitare di cadere, la misura dell’eroismo sta nel rialzarsi. Quindi, l’eroe non è colui il quale vince, ma può identificarsi anche con chi ha costantemente provato.
Andrea Marcolongo, nel suo libro, pone delle domande a sé stessa per far capire quanto le parole siano importanti perché noi diventiamo le parole che usiamo, queste ci rappresentano perciò dobbiamo sempre prestare attenzione a cosa diciamo.
“La misura eroica” viene vissuto come un manuale di navigazione attraverso le parole, è il risultato di una stranezza ma, d’altronde, anche le rivoluzioni sono delle stranezze che arrivano all’improvviso. Un discorso strano rivoluziona sempre qualcosa.
Sono due le narrazioni da cui prende spunto Andrea Marcolongo: Apollonio Rodio che racconta di uno dei miti più antichi, delle Argonautiche e del viaggio di Giasone per conquistare il vello d’oro; il secondo volume è un manuale, How to Abandon Ship, libro scritto da un naufrago negli anni 40 del secolo scorso, manuale su come abbandonare la nave.
La letteratura, secondo Andrea Marcolongo, deve suscitare domande e far intuire delle risposte. Le lezioni del passato e degli antichi sono ciò che guida la scrittrice nella stesura dei suoi testi.
Andrea Marcolongo definisce l’epoca attuale, un’epoca di semplificazione. Semplicità significa coerenza ma facilità indica l’inutilità di doti particolari per svolgere compiti specifici.