L’Hotel Villa Diodoro ha accolto questa mattina, durante la prima giornata di eventi al Taobuk Festival, la giovane scrittrice Rosella Postorino, che ha presentato, in un dialogo con Rosa Maria Di Natale (La Repubblica), il suo nuovo libro edito da Feltrinelli e intitolato Le assaggiatrici.
Protagonista del libro è Rosa Sauer, una delle assaggiatrici di Hitler. Ogni giorno viene prelevata dalla casa di campagna e condotta alla “tana del lupo”, la dimora top secret in cui si nasconde il Führer. Assieme a nove colleghe, deve assaggiare i piatti che escono dalle cucine di Briciola, il cuoco di Hitler, per scongiurare ogni possibile tentativo di avvelenamento.
Una lettura che spinge alla riflessione, della quale Rosella ha cercato di svelare tutti i retroscena e i dettagli: “Le assaggiatrici è basato su una reale testimonianza, dalla quale emerge una dimensione di angoscia, visto che ogni boccone delle assaggiatrici può essere il loro ultimo boccone, unito a una dimensione del piacere, data dall’estrema bontà del cibo che veniva servito a Hitler. Rosa è una privilegiata e allo stesso tempo una cavia deumanizzata“.
Come ha raccontato la scrittrice, la situazione e i sentimenti in diretta contrapposizione emersero sin dai suoi primi confronti con la testimone della vicenda, la novantaseienne Margot Wölk, che all’epoca dei fatti aveva 25 anni. Margot decide di manifestarsi solo molto in avanti con l’età, proprio a causa delle sue emozioni contrastanti, che l’hanno accompagnata per tutta la sua vita e trattenuta dal raccontare: Margot si sente una vittima, ma allo stesso tempo si crede nel torto di aver lavorato, anche se costretta, per Hitler.
Margot, che oggi ha 101 anni, è e fu una donna coraggiosa, ma lo è anche la scrittrice del libro, seppur diversamente. Durante il dialogo con Rosa Maria Di Natale, infatti, è emerso il coraggio di rivoluzionario di Rosella Postorino, quello di raccontare l’altra storia. Una storia dove non compaiono eroi, ma carnefici, e dove il confine tra le vittime e i colpevoli è sottile.