Ogni rivoluzione segue una strada. Con l’irruenza di un effetto domino, ha un suo punto di origine e prosegue nella sua corsa inarrestabile. Per questo motivo nel programma di TaoBuk 2018 si trovano dei percorsi nei quali far confluire un fiume in piena fatto di incontri, dibattiti e (soprattutto) tanti libri. Sono tre le aree che comprendono la maggior parte degli event di questa edizione dedicata alle rivoluzioni: La rivoluzione siamo noi, La rivoluzione delle idee e Che cos’è una rivoluzione?

I percorsi: La rivoluzione siamo noi

Madeleine Thien

La rivoluzione siamo noi è un viaggio intorno al mondo attraverso gli eventi che hanno fatto la storia passata e che cambiano ogni giorno quella presente e futura. Martedì 26 giugno 2018 si inizierà con una conversazione sulle rivoluzioni sociali e politiche che hanno condotto all’Italia Unita. Dai moti del 1848 a Milano, evocati dal giornalista e scrittore Alfio Caruso in A Milano nasce l’Italia (Longanesi), allo sbarco dei Mille in Sicilia, raccontato dalla poetessa e scrittrice Maria Attanasio ne La ragazza di Marsiglia (Sellerio). Madeleine Thien, autrice nata a Vancouver da padre cino-malese e madre di Hong Kong, e lo scrittore e fotografo canadese d’origine libanese Rawi Hage saranno i protagonisti dell’incontro La cina dopo Tienanmen e il Libano all’indomani della guerra civile. L’evento è organizzato in collaborazione con il Canadese International Festival of Authors – IFOA.

La rivoluzione iraniana del 1979 e il potere politico delle donne ospiterà l’iraniana Jamileh

 Jamileh Kadivar
Jamileh Kadivar

Kadivar – già deputata nel parlamento a maggioranza riformatrice al tempo del presidente Khatami – e la giornalista e docente di Relazioni Internazionali del Medio Oriente Farian Sabahi. Sabahi tornerà anche mercoledì 27 giugno per parlare di Non legare il cuore (Solferino), autobiografia di un’intellettuale divisa tra due mondi e dei suoi percorsi di vita.

L’Etica è rivoluzionaria? è la domanda che si porrà Gherardo Colombo martedì 26 giugno partendo da libro Il legno storto della giustizia (Garzanti). Letteratura e filosofia del diritto si intrecciano per sviscerare alcuni tra i temi più dibattuti del presente, in un dialogo sui vizi della nostra democrazia. Infine sarà la volta del ’68, la rivoluzione che traghetta il passato nel futuro. Mario Capanna mercoledì 27 giugno porterà – con il suo ultimo libro Noi tutti (Garzanti) – una riflessione sulla Speranza di guardare lontano.

La rivoluzione delle idee

Il secondo dei percorsi di TaoBuk 2018 è La rivoluzione delle ideeovvero come pensiero, arte e letteratura possono leggere il cambiamento. Si inizierà domenica 24 giugno 2018 con Ipotesi per una felicità possibile, durante il quale Vito Mancuso proverà a capire come la condivisione con l’altro può essere una svolta per l’umanità. L’appuntamento Troppi italiani nell’Atelier! vedrà protagonista lunedì 25 giugno la scrittrice Rachele Ferrario sul libro Les Italiens. Sette artisti alla conquista di Parigi (UTET). È il racconto dei sette artisti italiani e “metechi”, come li chiamano con disprezzo i parigini, nella capitale della Belle Époque del 1911.

Martedì 26 giugno si parlerà di Se l’uomo si fa Dio. La rivoluzione di essere umani nell’era della post-umanità tra robotica e intelligenza artificiale, una conversazione tra bioingegneria, tecno-scienza, economia e politica, in risposta alle sfide lanciate dal dibattito sull’Intelligenza Artificiale. Si confronteranno il filosofo e sociologo francese Edgar Morin e Giulio Giorello, filosofo. Mercoledì 27 giugno, per ricordare l’anniversario della Legge Basaglia, un approfondimento sulla rivoluzione che ha restituito dignità ai malati. Quel giorno i matti divennero cittadini è il titolo dell’incontro con lo psichiatra, scrittore e sociologo Paolo Crepet, Peppe Dell’Acqua (psichiatra già Direttore DSM Trieste, ha lavorato con Franco Basaglia), lo Storico del Diritto Ernesto de Cristofaro e Santina Bucolo, Presidente dell’Associazione Oltre l’Orizzonte.

Che cos’è una rivoluzione è la conversazione con Luciano Canfora e l’accademica, teorica politica e giornalista Nadia Urbinati sull’essenza stessa della rivoluzione. È un evento in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – IISF e Fondazione Oelle. I due enti – nelle mattine di martedì 26 e mercoledì 27 giugno – organizzeranno un seminario dedicato agli studenti con il professor Giuseppe Gembillo sul panorama culturale e sociale a partire dallo spartiacque storico del 1968.

Che cos’è una rivoluzione?

Elizabeth Strout e Amos Oz
Elizabeth Strout e Amos Oz

Che cos’è una rivoluzione è il terzo dei percorsi che racchiude quattro prestigiose lectio magistralis. Evoluzione o rivoluzione? Domenica 24 giugno Amos Oz cercherà di rispondere a questo interrogativo. Nelle sue idee politiche come nel lavoro letterario, Oz si considera un evoluzionista più che un rivoluzionario, nonostante molti nel suo Paese lo reputino un radicale. Qual è il ruolo di un intellettuale che difende il libero pensiero quando tutti sembrano brancolare nel buio?

Lunedì 25 giugno sarà la volta della rivoluzione personale di Elizabeth Strout con Ho tradito mia madre. Amare può comportare una rottura con i vecchi schemi. Nelle nostre vite il tempo che scorre segna rapporti e persone e quando produce trasformazione a volte provoca dolore. Ma è questo il prezzo che si paga quando ci si evolve. Nella stessa giornata il filosofo e scrittore spagnolo Fernando Savater terrà la sua lectio La tradizione rivoluzionaria. Parlerà delle rivoluzioni necessarie, che si tratti del movimento di una stella o del destino di un intero Paese. Savater, con la sua opera, si è reso portavoce di una nuova idea di etica, più vicina alla volontà e ai desideri dell’uomo, che si contrappone violentemente all’etica del fare, considerata imperante nella società contemporanea.

Matteo Collura sarà il protagonista dell’ultima lectio magistralis, I compagni di una vitamartedì 26 giugno. Un intervento sull’essenza più profonda dei libri, finestre aperte sull’altrove, strumento di conoscenza, emancipazione, riscatto, civiltà. Collura, infaticabile lettore, scrittore e giornalista, affronta un tema nevralgico in un’epoca di profonda trasformazione.