Sono molte le comunità di lettori come Babelio o Goodreads che si sono formate negli ultimi anni sul Web.

Mentre in Francia la lega di professionisti che riunisce un collettivo di autori pensa alla creazione di una campagna a favore dello status di scrittore, una comunità senza precedenti è emersa in Quebec, stimolata da una struttura atipica.

Si tratta di Rhizome , che promuove la letteratura del Quebec. Con un approccio originale alimentato dalla ricerca e dall’innovazione, l’organizzazione Rhizome sostiene gli autori nei loro progetti e li incoraggia ad adottare le cosiddette “forme fuori libro”, che vanno da spettacoli, a opere digitali o installazioni.

Sensibile agli sviluppi tecnologici, Rhizome si sforza di sfruttare le possibilità offerte dall’ambiente digitale sia nelle sue produzioni che nella loro distribuzione. Di conseguenze, le sue edizioni, oltre a un formato cartaceo, sono implementate sul web.

Questo progetto intende comprendere meglio l’impatto delle tecnologie sulla “creazione, la diffusione e l’immagine della letteratura attuale”.

L’idea è quella di invitare i vari attori a cogliere l’opportunità offerta dai nuovi strumenti digitali, per investire e padroneggiare meglio questo ambiente, iniziando una riflessione sulle domande relative alla sostenibilità e al riconoscimento delle opere cartacee, digitali, sceniche o multimediali.

Gli scambi e gli incontri devono inoltre consentire ai professionisti di lavorare e unificare sia la loro immagine che la presenza online. In gioco vi è quindi l’adozione di un piano d’azione, per aumentare l’efficienza digitale della comunità letteraria.

Un ultimo obiettivo del progetto è quello di aumentare la pertinenza, l’affidabilità e l’aggiornamento delle informazioni relative alla letteratura online.

La creazione di questa comunità arriva in un momento in cui la letteratura sta attraversando un periodo di effervescenza e costituisce un baluardo contro le preoccupazioni che i professionisti possono provare riguardo alla tecnologia digitale, paure che erano già apparse intorno al 2010 in soprattutto con l’arrivo di Google Libri .