Lectio magistralis anche per Eva Cantarella, Vito Bianchi, e Luciano Canfora. In piazza IX Aprile Michela Marzano presenta Idda

Si è aperta con la scrittrice Emanuela Ersilia Abbadessa, la quarta giornata di Taobuk Festival. A Palazzo Ciampoli, Abbadessa ha presentato È da lì che viene la luce conversando con Massimo Maugeri, scrittore e fondatore del blog letterario Letteratitudine. Il romanzo, si ispira ad un ricordo d’infanzia dell’autrice, che associa il protagonista del libro – Von Trier – al noto fotografo Von Gloeden. Ecco cosa dice a proposito del suo personaggio:<< A Von Trier ho associato la mia idea di fotografia. Essa è disegno. Si trova nel mondo platonico delle idee e si cerca di tirarlo giù e realizzarlo concretamente>>. Mentre sul romanzo: << Questo romanzo è una tragedia greca. Tutti i nomi hanno un significato. Sebastiano Caruso, per esempio, rimarrà ingenuo lungo il corso di tutta la storia>>.

Quarta giornata anche per Fud Hub di Fernanda Roggero

Spezie, combinazioni, e sapori dall’Oriente a noi sconosciuti sono il motivo conduttore di Fud Hub. La giornalista Fernanda Roggero ha intervistato lo chef Gonzalo Luzarraga al ristorante La Baronessa di Corso Umberto a Taormina. Per l’occasione, Luzarraga ha dichiarato: <<Usare gli insetti nei piatti? Adesso no, chissà un domani. A me hanno fatto notare: voi che mangiate le lumache! A noi fanno schifo!>> E sui ristoranti londinesi ha aggiunto: << Londra? È gestita da europei. Se si decidesse un giorno di chiudere agli stranieri, allora chiederebbero il 90% dei ristoranti>>. Luzarraga proviene da una famiglia cosmopolita, ma ammette di sentirsi 100% italiano.

Il progetto di un ponte tra l’Italia e la Francia è l’idea di un collega argentino di cui Luzarraga non perde occasione di raccontare al pubblico: <<La sua cucina è a metà strada tra i sapori italiani e quelli francesi>>. E su di sé racconta: <<Sono diventato chef non prima dei trent’anni>>. Parlando dei giovani e della tecnologia aggiunge:<< I giovani di oggi sono molto arroganti, e ciò è dovuto all’attenzione che ricevono dai media. L’umiltà è un’ottima base essenziale di cui chi sceglie di lavorare in cucina non può non tenere conto. La tecnologia oggi è molto importante perché consente di ricavare parecchie informazioni>>, ha poi dichiarato alla Roggero nel corso dell’intervista.

Fernanda Roggero intervista Gonzalo Luzarraga per Fud Hub al ristorante La Baronessa

Al IV piano di Palazzo dei Congressi con Fernanda Roggero hanno conversato anche Pasquale Caliri, creativo autore di cucina contemporanea, e Paolo Bitto, presidente della Fondazione Its Albatros Messina. Caliri segnala che: <<Numericamente le donne sono più in pasticceria. Ma un tempo non era così. Forse le donne hanno cucinato per generazioni, ora in casa cucinano anche gli uomini>>. Per Bitto: <<I corsi non ci hanno dato questi problemi. La Regione Sicilia ci chiede quote femminili ma abbiamo registrato le giuste proporzioni>>.

Pasquale Caliri e Paolo Bitto

E ancora nel panorama di Fud Hub, lo chef Franco Agliolo ha preparato Il Ricordo & Il Desiderio, lo chef Riccardo Rizzo ha proposto il piatto intitolato Valorizzazione della Sicilia, e infine lo chef Tindaro Ricciardo si è occupato de Il Desiderio di Mangiare un Crostino, il tutto in collaborazione con Cuochi Messina, mentre per la quarta giornata culinaria a Fud Hub – lo Street food Sicilia a cura di NonsoloCibus – ha regalato a Taobuk ‘19 un aperitivo sfizioso. Presente pure lo chef Natale Laganà che ha deliziato i presenti con il ‘Cinquantino’: un particolare arancino gourmet con ripieno di provola affumicata e crema di nocciole dei nebrodi.

Marco Morganti e Gianluigi Beccaria

L’economia è stata al centro della Lectio magistralis di Marco Morganti, intervistato da Maurizio Caserta a Palazzo Ciampoli. Morganti è co-autore di Strade Giuste, testo scritto in collaborazione con Giuliano Amato. L’economia è un valore in grado di produrre crescita sociale. Morganti ha affermato: <<Il termine terzo settore fa pensare ci sia un collegamento a un ente. L’economia sociale invece c’è da sempre e lavora per contrastare le disuguaglianze. Abbiamo bisogno di più uguaglianza. Dovemmo chiederci: Come l’economia globale può lavorare per raggiungere questo obiettivo?>>

Storico e saggista,

Gian Luigi Beccaria ha parlato di cosa risiede alla base del desiderio di scrivere. In proposito ha affermato: <<Si scrive per non essere dimenticati o semplicemente perché ci piace farlo. “Non c’è cosa che pesi meno della penna” scriveva Petrarca. Lo scrittore è uomo fabbro, un operaio della lingua>>. Beccaria non ha poi mancato di spaziare nel mondo letterario italiano, da Dante Alighieri a Primo Levi. <<La scrittura è un insieme di tante cose, e nasce da svariate attitudini personali. Chiunque può trovare rifugio nella scrittura partendo da semplici considerazioni sulla propria vita, i propri sogni, le proprie fantasie, e tutto ciò che può essere utile addirittura a far fuoriuscire un metodo stilistico individuale>> ha aggiunto.

Gian Luigi Beccaria interviene sul desiderio di scrivere

Gabriele Romeo e Vito Bianchi

Hashtagart è il nuovo libro che Gabriele Romeo ha presentato a Palazzo Ciampoli nel corso della quarta giornata di Taobuk. Nel nome del desiderio di arte, l’autore ha dialogato con Paola Gribaudo, presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Il romanzo favorisce un nuovo contatto con l’arte contemporanea. <<Una volta non si studiava il terzo Novecento, adesso ci tengo che i miei studenti lo facciano>>, ha detto.

Vito Bianchi ha proposto la sua Lectio magistralis sul tema di Quale Europa. L’autore de L’Atlante Parigino – Fortificazioni del Cinquecento alle frontiere della cristianità edito da Adda, ha ripercorso con le sue parole, il delicato passaggio dal Medioevo all’età moderna, per poi approdare all’Europa contemporanea. <<La prima crociata era nata come un pellegrinaggio, in armi, ma pur sempre un pellegrinaggio>> ha annunciato Bianchi all’inizio del suo intervento. Poi: <<Il senso del pellegrinaggio armato nell’ultima Crociata era svanita. Anche se il papato continuava a sostenerne l’importanza>>.

Vito Bianchi

Cetti Curfino è il titolo dell’ultimo romanzo che Massimo Maugeri ha introdotto per il pubblico di Taobuk nell’incontro pomeridiano di Palazzo Ciampoli, conversando con la critica letteraria Daniela Sessa. <<Cetti è una donna di paese, rappresenta lo stereotipo del soggetto che vive ai margini della società, con una vita scandita dalla routine in un povero quartiere popolare. La sua bellezza avvenente si scontra irriducibilmente con la sua grettezza. È ignorante, popolana, resta vedova e conosce la prigione. Qual è il destino di una giovane donna rimasta senza marito che non ha un posto nella società?>> L’autore ha poi illustrato le motivazioni e modalità che lo hanno condotto a formulare naturalmente una lingua dialettale che contraddistinguesse la parlata di Cetti, spiegando in cosa, facendo ciò, si è differenziato da Camilleri. <<Quando scrivo, sono solito partire dall’abbozzo di una storia di fondo che faccia da base allo sviluppo di una trama. Nel caso di Cetti Curfino, sono partito da un’immagine che non voleva lasciarmi. Era l’immagine drammatica di una donna aggrappata alle sbarre di una cella>> ha dichiarato Maugeri.

E, da Palazzo dei congressi, Francesco Pira – docente di comunicazione e giornalismo all’Università di Messina – ha parlato dei lati oscuri del web in una chiacchierata con Emilio Pintaldi, giornalista. Così ha dichiarato durante la conversazione, raccontando di una necessità divenuta ormai impellente: << Dobbiamo lavorare molto sui genitori per capire che Internet fa parte dei processi educativi. Oggi, più che il medico di famiglia, conta il dottor Google. Tutto si riconduce al fatto che anche il nostro privato è cambiato: più tutto è pubblico, più contiamo>>. E sempre a proposito di Internet e del mondo delle app, continua: <<Oggi ci sono delle applicazioni che consentono di mandarsi messaggi audio, per cui la gente è tutta protesa verso la registrazione di veri e propri romanzi audio da inviare con Whatsapp o Telegram, i noti sistemi di messaggistica istantanea>>.

Francesco Pira

Luigi Mazzone parla di famiglia, e Claudio Masenza dialoga con l’attore Marco Bonini e Francesca Reggiani

E si è parlato di autismo, supporto alla genitorialità, percorso di cura, crisi epilettiche, disturbi del sonno, presso la Fondazione Mazzullo del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano con Luigi Mazzone, che è autore del libro Un autistico in famiglia edito da Libri Mondadori. L’autore si è confrontato con Vera Caltabiano, Presidente di Associazione Un Futuro per l’Autismo, Valeria Carulli, tecnico della riabilitazione, e Santina Bucolo, Presidente Associazione Oltre l’Orizzonte.

Stando alle sue prime dichiarazioni nel corso dell’incontro: << Per prima cosa si deve superare il lutto perché di questo si parla. Questa diagnosi segna l’inizio di un percorso terapeutico lungo e difficile. Quest’ultimo, compromette le funzioni cognitive>>. Poi denuncia l’inutilità di molti centri per l’autismo:<<Ci sono centri che dovrebbero supportare i bisogni delle persone affette da autismo, assolvendo al compito di rappresentare degli appigli per le famiglie che hanno in casa un soggetto con disturbi del genere. Invece non fanno altro che cercare di captare sovvenzioni per continuare a foraggiare il numero di soggetti dipendenti e non, gravitanti attorno al centro stesso>>.

Incontro con Luigi Mazzone al Palazzo dei Duchi di Santo Stefano

A Palazzo Ciampoli tanto pubblico in sala per accogliere l’attore Marco Bonini intervistato dallo sceneggiatore e critico cinematografico Claudio Masenza. Bonini ha presentato il suo libro dal titolo Se Ami Qualcuno Dillo edito da Longanesi, di cui ha anche parlato ampiamente con grande entusiasmo e partecipazione dei presenti. L’attore – il ‘Corrado’ magazziniere dallo spiccato accento pugliese de Il Paradiso delle Signore – ha spiegato di non aver mai osato comporre un libro o avvicinarsi pubblicamente al mondo della scrittura, in quanto ha sempre temuto il confronto con i grandi autori. <<Ho sempre tenuto nel cassetto i soggetti pensati. Faccio l’attore e sono sempre stato ispirato dai soggetti cinematografici. Oggi, finalmente ho trovato il coraggio di aprirmi ufficialmente al mondo della narrativa con il mio romanzo Se Ami Qualcuno Dillo>> ha simpaticamente spiegato Marco Bonini.

Marco Bonini parla del suo libro

Anche Francesca Reggiani ha dialogato con Claudio Masenza e con il pubblico di Taobuk in piazza IX aprile. Tante risate ma anche il ricordo dei suoi inizi di carriera con i provini falliti, ma nel tempo, con i grandi successi, come per La TV delle ragazze e la collaborazione con il grande Gigi Proietti. <<Ci vuole talento ma anche ma fortuna di arrivare nel momento giusto e l’occasione giusta>>. E oggi? <<Il cinema è fatto di clan. Infatti lavorano sempre le stesse persone. E però, non puoi fare 87 film all’anno…>>. Il suo libro Sono italiana, ma voglio smettere edito da Ultra, raccoglie monologhi dissacranti.

Francesca reggiani e Claudio Masenza

Eva Cantarella parla del desiderio negato d’amore

La storica, giurista e sociologa Eva Cantarella ha partecipato ad un evento presso l’Hotel Excelsior per conversare con Adriana Laudani sul tema del desiderio negato d’amore attraverso il mito. Dice:<< Il modo in cui si percepiscono i sentimenti dipende dalla nostra cultura. Il relativismo culturale ci spinge a pensare che gli altri sono diversi da noi>> Cantarella ha poi illustrato la mitologia greca nelle usanze dei tempi di millenni addietro – illustrando le note vicende di soggetti letterari come Catone e Marzia – e affrontato tematiche connesse con il nostro presente, perché la rilettura del mito in chiave odierna possa ancora essere attualizzata attraverso dei collegamenti col mondo e la società in cui viviamo. Il tema del desiderio d’amore negato, rivive nella fertilità negata della donna che nel passato veniva messa in condizione di non dover più procreare per necessità per il proprio coniuge. L’unico modo di ovviare alla terribile negazione della sua fertilità, era quello di procreare con altri e per altri. L’incontro è stato preceduto dalle letture di Ezio Donato e Debora Bernardi, con un intervento musicale del fisarmonicista Gianni Amore.

A sin. Eva Cantarella

Omaggio a Tomasi di Lampedusa, e Pasolini. Eleonora De Nardis ha raccontato il desiderio di essere libere

In collaborazione con Premio Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Taobuk ha organizzato l’omaggio all’intramontabile autore de Il Gattopardo, con l’aiuto del musicologo Gioacchino Lanza Tomasi, l’accademico Salvatore Silvano Nigro, Franco Valenti, sindaco di Santa Margherita di Belìce – Città del Gattopardo, e Gori Sparacino, direttore del Parco letterario Tomasi di Lampedusa. In piazza IX Aprile, in serata sono stati interpretati per il pubblico, i balli de Il Gattopardo con i Maestri Rita La Sala e Antonino Barbera, Eliana Barbera e Alessandro Mangiaracina, componenti della Compagnia Nazionale di Danza storica diretta da Nino Graziano Luca.

La giornalista Eleonora De Nardis, ha raccontato il desiderio di essere libere, alla Fondazione Mazzullo/Palazzo dei Duchi di Santo Stefano. De Nardis, è anche l’autrice del romanzo Sei mia. Un amore violento di Bordeaux Edizioni, che si ispira a fatti reali, in un confronto con l’avvocato Adriana Laudani, responsabile Udi. Nel corso della serata, ha avuto luogo anche l’omaggio di Paolo D’Anna a Pier Paolo Pasolini, tramite lo spettacolo andato in scena a Palazzo dei Congressi, dal titolo Desiderando…l’odore della notte.

Eleonora De Nardis

In piazza IX Aprile con la lectio magistralis filosofica di Luciano Canfora. Michela Marzano presenta Idda

È stata la volta di Luciano Canfora in piazza IX Aprile, per parlare del desiderio di libertà. Canfora – filologo, storico, e saggista – ha affrontato il tema dell’essere liberi partendo dal punto di vista degli schiavi dei tempi dei greci e dei romani, in una dissertazione filosofica per il pubblico di Taobuk. <<Posidonio era uno che criticava quei latifondi in cui si trattavano gli schiavi ferocemente e con cattiveria, maltrattandoli. Stava dalla parte della schiavitù umanitaria. Lo schiavo che si ribella per la libertà, trova sempre la guida di un capo mistico che si proclama re e che restaura come giusto, il capovolgimento sconveniente di una situazione di partenza>>.

Si è discusso della malattia di Alzheimer con Michela Marzano dal palco di piazza IX Aprile. Marzano, che scrive di grandi interrogativi esistenziali, ha scritto un libro sulla memoria e sulla riconoscibilità; su come un malato di Alzheimer, e chiunque abbia problemi di memoria, si relazioni con gli altri. <<Chi, per un motivo qualsiasi, perde la memoria, perde anche se stesso. Diventa immancabilmente anche un soggetto che non viene più riconosciuto da chi gli sta di fronte, e ciò è un problema. Perdere la memoria significa cadere a pezzi, perdere pezzi e diventare altro da sé>>. L’autrice ha così presentato il suo ultimo romanzo che si intitola Idda. <<Il dialetto è cura della scrittura>> ha poi detto commentando il titolo del suo testo narrativo.

A Palazzo dei Congressi si celebra il genio di Gioacchino Rossini

Peccati di Vecchiaia è l’appellativo che il grande Gioachino Rossini – pianista e compositore vissuto nell’Ottocento – aveva dato ad un insieme di 24 eccellenti brani di cui però sembrava vergognarsi, rifiutando l’evenienza di pubblicarli da vivente. I brani – eseguiti per Taobuk a Palazzo dei Congressi – hanno voluto rappresentare un omaggio che il Festival ha donato al genio dell’autore. Ad eseguirli sono stati il pianista Marco Scolastra, accompagnato dai virtuosismi della soprano Cinzia Forte, mentre la voce narrativa ad introdurli era quella di Sandro Cappelletto.

A Taobuk anche Dieci Ragazze in Cerca d’Autore, e la premiazione del concorso UNICEF – Il Desiderio nel Cassetto

Il tema della violenza sulle donne è stato un altro tra i più importanti affrontati a Taobuk Festival. A trattarlo sono gli attori improvvisati di Cirs Onlus – Messina.  Dieci Ragazze in Cerca d’Autore è storia di donne vittime di violenza. Il presidente Maria Celeste Celi rilascia dichiarazioni forti e che fanno ben sperare sul futuro delle donne dell’associazione.

Intervengono l’architetto Renato Arrigo e l’imprenditore Massimo Russotti. I ragazzi hanno improvvisato storie di donne vittime di violenza. E alla fine, hanno concluso: <<alla violenza diciamo ‘Basta’!>>.

La premiazione del concorso UNICEF Il Desiderio nel Cassetto… e il Paese dei Diritti Negati è per festeggiare i trent’anni dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. L’evento, organizzato da Carmelita Maricchiolo di UNICEF Italia Taormina, è stato moderato dalla giornalista Valeria Brancato ed ha emozionato e coinvolto tutti i bambini e i presenti in sala.  I vincitori sono stati numerosi e sono stati premiati dal sindaco di Taormina Mario Bolognari. Questa la classifica:

– Primo posto assoluto ad Alessia Intelisano della Scuola primaria di Letojanni e a Francesca Moschella della Scuola primaria di Taormina

– Primo posto alla Scuola dell’infanzia Istituto Parificato Sant’Antonio di Taormina e alla Scuola primaria di Taormina

– Secondo posto alla Scuola dell’Infanzia di Mazzeo e alla 2A e 2B della Scuola primaria di Taormina

– Terzo posto alle classi 4 e 5 della Scuola primaria di Mazzeo

A completare il tutto un intervento musicale degli allievi dell’orchestra Mandolinistica Gioviale di Taormina diretti dal maestro Alessandro Russo.

Ambra Taormina