Continuano gli incontri di Fud Hub con Fernanda Roggero. Donald Sassoon tra gli ospiti.

Diritto d’autore, editoria e giornalismo, sono gli argomenti inaugurali della terza giornata di Taobuk, avviatasi nella sala B del Palazzo dei Congressi. A presenziare al primo incontro, un nutrito gruppo di esperti del settore, tra i quali Andrea Angiolini, Direttore editoriale Società Editrice Le edizioni del Mulino, Massimo Bray, Direttore Generale Istituto Enciclopedia Treccani; Elido Fazi, Fondatore Fazi Editore; Ernesto Franco, Direttore editoriale Einaudi editore; Stefano Mauri, Presidente e amministratore delegato del GeMS – Gruppo editoriale Mauri Spagnol – Lino Morgante direttore editoriale Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, e Paola Passarelli, Direttore Generale per le Biblioteche e gli Istituti Centrali, Mibac, con un dibattito sulle nuove sfide proposte dal diritto d’autore.

Il diritto d’autore

Mentre ad affrontare il dibattito su giornalismo e editoria, sono intervenuti Alessandro Bompieri, Direttore Generale News Italy RCS; Fabrizio Carotti, Direttore Generale Federazione Italiana Editori Giornali; Antonio Di Bella, Direttore RaiNews; Edoardo Garrone, Presidente Gruppo Il Sole 24 ORE; Giuseppe Ferrauto, Direttore Generale Cairo Editore; Lino Morgante, Amministratore delegato GDS SES e direttore editoriale La Gazzetta del Sud; Giuseppina Paterniti, Direttore Tg3 e Vito Crimi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria. Ha moderato Viviana Mazza.

Giornalismo, libertà di stampa, e editoria

Diritto d’autore e nuove sfide

Paolo Conti del Corriere della Sera ha moderato l’incontro sul diritto d’autore. Si è ampiamente dibattuto sui lavori in corso al Ministero, e non sono mancate le riflessioni degli editori su business model e modello di Rete gratuita. Il copyright costituisce una sfida se trattato come uno strumento moderno, garanzia di indipendenza e libertà. <<Il problema del diritto d’autore è comune ai piccoli e grandi gruppi. Il mondo là fuori, è organizzato oggi in maniera diversa da come l’abbiamo pensato noi. Nell’era digitale, si ha la convinzione che tutto possa essere utilizzabile. Il diritto d’autore, invece, è una grande garanzia di libertà>>.

Il punto su giornalismo, libertà di stampa, fake news, e editoria

Interamente incentrato su giornalismo, fake news, libertà di stampa e editoria, il dibattito moderato da Viviana Mazza a Palazzo dei Congressi. Il ruolo del giornalista è quello di essere un individuo in buona fede che diffonde informazioni di cui si assume la responsabilità. Mentre la tecnologia è tutt’altra frontiera utile da conquistare. <<La transizione al modello digitale va bene nel momento in cui ci permette di monetizzare>> ha dichiarato Alessandro Bompieri, Direttore Generale di News Italy RCS.

Fud Hub: Blu Lab Academy, Roberto Camuto, Martina Caruso Chef, Anthony Genovese e Andrea Berton, Giuseppe Arena e Massimo Mantarro, ospiti di Fernanda Roggero

A Taobuk è presente BluLab Academy: garanzia di ricerca di una vera filosofia del buon gusto ai fornelli, e dell’eccellenza agroalimentare e gastronomica, che si avvale di operatori della ristorazione, alimentaristi, sommelier, enologi, e cuochi di elevata specializzazione. Sono loro la realizzazione del desiderio di valorizzazione dei prodotti locali, portata avanti dal Festival.

A Palazzo dei Congressi, Robert Camuto – giornalista americano innamorato dell’Italia – è ospite di Fernanda Roggero de Il Sole 24 Ore, per discutere di internazionalismo nel vino. Camuto, sostiene la cura del valore territoriale e aggiunge: <<Nel ‘900 però l’internazionalismo ha aiutato i vigneti siciliani ad entrare nel mercato mondiale. Vendere un Nero d’Avola nel 1980 era impensabile!>>. La chef Martina Caruso, risponde a Fernanda Roggero sul tema delle donne ai fornelli, e dice: <<Oggi il fatto che ci sia un premio Chef-donna è giusto e importante, ma speriamo possa esserci un momento in cui non sarà più necessaria la distinzione>>.

E con Fernanda Roggero, ci sono anche gli chef Anthony Genovese e Andrea Berton che ripercorrono le loro esperienze giovanili di formazione nel mondo della buona cucina. <<Com’è cambiata la situazione di un giovane che arriva oggi in una cucina?>> chiede Roggero. << I ragazzi sono più preparati, ma forse si fanno condizionare. Noi eravamo più convinti. Oggi si spaventano un po’ e visto che tanti ragazzi vogliono fare questo mestiere, si crea una sorta di selezione naturale. Resta chi ha più voglia. È necessario essere curiosi>> risponde Andrea Berton. Anthony Genovese:<<Oggi giorno il cliente vuole capire, dopo vuole benessere e vuole essere coccolato: riuscirci è la forza di un buon ristorante>>.

Fernanda Roggero intervista Anthony Genovese e Andrea Berton

E nei cooking show in armonia tra dolce e salato di Food Hub, c’è stato spazio anche per le golose creazioni del maestro gelatiere Giuseppe Arena, che per l’occasione si è dilettato nella preparazione di un gelato con fragole di Vittoria, champagne, petali di rose rosse e fave di cacao, servito con Amaranca – Nobile Amaro dell’Etna.  Massimo Mantarro ha concluso la serata deliziando i presenti con degli ottimi ravioli, e per l’occasione ha dichiarato:<<In cucina, il rapporto umano, il rispetto e la collaborazione, sono gli ingredienti base per una buona riuscita>>.

Donald Sassoon

Di crisi economica, morale e identitaria dell’Europa occidentale, si è parlato invece con Donald Sassoon, intervistato da Paolo Conti del Corriere della Sera. Il tema affrontato è stato l’aumento delle differenze tra ricchi e poveri. Sassoon ha ammesso:<< Se vuoi costruire un’unità nazionale ci vuole un nemico. In Ungheria ad esempio non ce n’è uno interno, allora è stato inventato il pericolo musulmano e una grande operazione di marketing. Come andrà finire in Italia? Di certo nessuno lo sa, ma noi storici sappiamo che la storia non si ripete mai uguale. In Italia? Succedeva con il disprezzo per i meridionali, mentre in Inghilterra era contro gli irlandesi. E con Trump i messicani sono tutti stupratori.>> Sassoon è autore di Sintomi Morbosi, edito da Garzanti Libri.

Premio TaoTim “La tecnologia ispira il desiderio”, e Veronica Pirola

Si parla di tecnologia e desiderio a Taobuk 2019, con la sociolinguista Vera Gheno e l’attore Paolo Conticini, insieme a Rocco Rossitto consulente di comunicazione digitale, giornalista, e blogger. Come si è evoluto il rapporto tra tecnologia e desiderio? Vera Gheno: <<Internet ha creato nuovi contesti. Ogni persona ha in mano un megafono che non sempre viene usato bene. Per me centrale rimane la parola>>. Paolo Conticini: <<Sono molto presente sui social ma non sempre mi piace, altre volte mi diverte. Ma difendo strenuamente la mia privacy. Il social è un’arma a doppio taglio. Bisogna saperlo usare>>.

Paolo Conticini e Vera Gheno intervistati da Rocco Rossitto

A palazzo dei Congressi, premiate le vincitrici del primo concorso di scrittura TaoTim organizzato da TIM in collaborazione con Taobuk: Gaia Tornitore, 20 anni di Catania, e Paola Greco, 22 anni di Saliceto in provincia di Cuneo, sono state premiate dall’attore Paolo Conticini e dalla sociolinguista Vera Gheno. A Paolo Conticini è andato il Taobuk Award alla carriera. Sul palco, è salita anche anche la presidente Antonella Ferrara accompagnata da Carlo Nardello, Chief Strategy Customer Experience & Trasformation Officer di Tim.

Consegna del premio TaoTim alle tre vincitrici

Dei segreti dell’autopubblicazione ha invece parlato Veronica Pirola, Kindle senior vendor manager. Gli autori Linda Kent, Naike Ror, Michele Miggiano e Sam P. Miller hanno raccontato le loro esperienze, e i risultati inaspettati della strada del self-publishing. I retroscena nella stesura di un romanzo affascinano l’uditorio. Dichiarazioni di un autore: <<Se c’è una storia che bussa, io devo scriverla. Sento il bisogno di impregnare la pagina con la mia necessità del momento>>.

Veronica Pirola

Ian McEwan con Roberta Scorranese, e Jhumpa Lahiri con Eleonora Lombardo in piazza IX Aprile

Ian McEwan ha aperto gli incontri della serata dal palco di Taobuk allestito in piazza IX Aprile, e ha dialogato con la giornalista del Corriere della Sera, Roberta Scorranese. McEwan – tradotto per il pubblico dall’interprete e traduttore Paolo Maria Noseda – ha parlato d’amore con qualche digressione sulla narrativa scritta quando aveva solo vent’anni. Al pubblico di piazza IX Aprile, ha presentato il suo ultimo romanzo Machines Like Me: è la storia d’amore un po’ bizzarra di un uomo che si innamora di un manichino.

<<Noi che scriviamo romanzi, descriviamo desideri che appartengono a terzi, e così il romanzo diventa uno sforzo per conoscere sempre meglio il mondo, e le storie si sviluppano col piacere che proviamo noi scrivendo. Narrare dell’innamoramento per un manichino, è divertente perché ci fa sperimentare nuovi scenari e situazioni. Sperimentare nuove forme d’amore è divertente allo stesso modo, ma anche parecchio pericoloso.>> ha detto McEwan intervenendo sul rapporto tra romanzo e desiderio. E a proposito di letteratura e tradizione:<<La tradizione letteraria è importante per uno scrittore che si rispetti. “Se ho visto più lontano è perché stavo sulle spalle dei grandi”, direbbe Isaac Newton. Ciò che facciamo è una conseguenza di ciò che è stato>>.

<<Ogni mio libro rappresenta un desiderio>> dice Jhumpa Lahiri a Eleonora Lombardo sul palco di piazza IX Aprile. Lahiri, si trova nel mentre della realizzazione di un ambizioso progetto che la vede collaborata dalla casa editrice inglese Penguin Classics. Si tratta di un’antologia dal titolo Racconti Italiani, che racchiude il meglio degli scrittori italiani del passato preferiti dalla scrittrice bengalese, tutti in traduzione inglese. <<Mi sono trovata in una situazione parecchio nuova appena arrivata all’Università di Princeton, dove attualmente insegno. Primo Levi, Bassani, e Grazia De Ledda, sono stati i primi autori su cui ho interamente incentrato i miei corsi. Erano gli scrittori che preferivo>>.

Sugli autori della raccolta: <<La mia prima conoscenza della letteratura italiana è avvenuta in inglese, e da allora ho scoperto tantissimi autori che non conoscevo, e maturato l’idea di volere una raccolta che li contenesse tutti. In questa raccolta – con cui intendo far conoscere la letteratura italiana ai miei studenti – ho messo insieme gli italiani e quelli siciliani. C’è Verga, e poi Vittorini, Sciascia. Sembra quasi una raccolta di autori siciliani! Cinque tra tutti, sono quelli che ho tradotto da sola>>. E a proposito di Dove mi Trovo, suo ultimo romanzo, dice. <<Cerco di dare spazio a temi come la solitudine e l’isolamento>>.

Ambra Taormina