Leggere, si sa, ha enormi benefici. Uno di questi è la cura dell’anima. La pensa così anche Elena Molini, 37 anni, che circa un anno fa ha cominciato un’avventura in via Ripoli a Firenze.

Dopo un master in editoria e anni trascorsi in una catena della grande distribuzione, Elena intuisce che sono proprio gli stati d’animo a muovere le scelte del lettore e che è necessario reinterpretare il concetto classico di libreria per dare più valore ai rapporti umani e ascoltare chi ci sta davanti.

Chiedere “Come stai oggi?” lasciando all’altro tutto il tempo di cui ha bisogno per rispondere, percepire il non detto, camminare in punta di piedi nella vita degli altri consigliando libri che diventano tonici, balsamo per le ferite, messaggi che smuovono montagne o sciolgono rigidità.

Su questi presupposti nasceva un anno fa la prima Piccola Farmacia Letteraria in Italia, un luogo dove si consigliano libri come fossero medicine.

Si tratta di libri terapeutici per curare i vari stati d’animo: ogni libro ha un bugiardino, un foglietto illustrativo che guida il lettore nella scelta del romanzo, del saggio o della raccolta di poesie.

Con l’aiuto di una psicologa e di due psicoterapeute coinvolte nel progetto, Elena scrive nel bugiardino indicazioni, posologia ed effetti collaterali. Scrive le informazioni utili a indagare emozioni e stati esistenziali contenuti nel libro.

La Piccola Farmacia Letteraria possiede un catalogo che raccoglie libri che coprono 95 tra stati d’animo e sentimenti.

Sui problemi di cuore, Elena consiglia, ad esempio, “La principessa che credeva nelle favole” di Marcia Grad Powers per dimenticare una persona, “Le braci” di Sandor Marai per ricucire un rapporto di amicizia, “II cardellino” di Donna Tartt a chi ha perso qualcuno che amava tanto.

Negli ultimi mesi è cresciuto l’interesse nei confronti della Piccola Farmacia Letteraria, che su Instagram vanta quasi 30mila followers e che ha ispirato professionisti nel tentativo di aprire nuove piccole farmacie letterarie in altre città.

Elena è stata addirittura contattata da Mondadori, che le ha proposto di scrivere un romanzo incentrato proprio sulla Farmacia letteraria.