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Raffaele Cantone: “I ragazzi vogliono i fatti, non le parole”

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Incontro Cantone giovani

Merito, economia ed etica: tre temi sui quali si gioca una parte fondamentale dell’avvenire dell’Italia. Sono questi gli argomenti affrontati a Taormina oggi 17 maggio da Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, davanti a una platea di centinaia di studenti delle scuole delle province di Messina e Catania. Un pubblico attento e curioso, che ha posto domande precise e dirette. D’altronde, lo stesso magistrato ne è consapevole: “I ragazzi vogliono i fatti e non le parole“. Per questo motivo ha scelto di scrivere il libro “La corruzione spiegata ai ragazzi che hanno a cuore il futuro del loro paese” assieme al collega Francesco Caringella.

L’evento – promosso da Memora, la società di management alberghiero di Italo Mennella, e dal festival Taobuk – è stato moderato da Maurizio Caserta, docente di Economia politica dell’Università etnea. A 350 partecipanti è stata regalata una copia del volume; un dono ai ragazzi da parte di Mennella, che è anche presidente degli albergatori taorminesi.

Il merito tra regole e responsabilità

“La società di oggi insegna che per arrivare all’obiettivo bisogna usare qualsiasi mezzo, anche illecito”, afferma con amarezza Raffaele Cantone. “Le regole sono molto più importanti per raggiungere la meritocrazia“, anche se le norme “purtroppo non sono sempre corrette; dall’analisi di queste bisogna far cambiare il mondo”. La riflessione si sposta poi su un termine del quale spesso si è anche abusato: legalità. “È in assoluto la parola più violentata di tutte – afferma il presidente dell’Anac – Meglio usare la parola responsabilità“.

Economia e lavoro: i danni della corruzione

La morsa della corruzione si chiude con maggiore violenza in campo economico. “Se il sistema economico funziona male, il capitale umano non viene assorbito”, sottolineano Maurizio Caserta e Cantone, e in questa maniera si azzera anche la competizione. “In certi contesti bisogna trovare un accomodamento con i sistemi criminali locali per svolgere il proprio lavoro – prosegue il presidente dell’Anac – Ma se il lavoro lo svolge chi ha corrotto il sistema, verrà a sballare tutto il sistema”. Con delle ricadute che innescano una spirale negativa: “Non ci saranno tecnici bravi, non si assumerà personale qualificato, non si apporterà innovazione”. Il fenomeno corruttivo ha un impatto talmente grave da provocare “un blocco nell’economia“, ma non solo. Per questa ragione Raffaele Cantone cita anche Papa Francesco: “Il corrotto non può essere perdonato, rispetto al peccatore”.

L’etica nei fatti, non nelle parole

Il magistrato sottolinea come gli esempi reali abbiano molta più presa sui giovani rispetto ai discorsi altisonanti. “I ragazzi vogliono i fatti e non le parole”, scandisce tra gli applausi dei giovani in platea. Durante gli incontri nelle scuole Cantone racconta di aver trovato spesso “una profonda disillusione“, però mai il disinteresse. Agli insegnanti, quindi, è affidato un compito fondamentale nella formazione delle nuove generazioni: “Devono motivare, devono dare insegnamenti e input profondi”. Un impegno quotidiano, che non deve scoraggiare. “Si deve lavorare per vincere una sfida a prescindere dagli esempi che non arrivano in questa società”.

A Raffaele Cantone il “Premio Sicilia”

Nel corso dell’iniziativa il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione ha ricevuto il “Premio Sicilia“. A consegnarlo il sindaco di Taormina, Eligio Giardina. Nella motivazione, letta dal presidente e direttore artistico di TaoBuk Antonella Ferrara, si definisce Cantone “punto di riferimento, uno dei pochi, dell’Italia civile”. Il magistrato nel pomeriggio incontrerà anche gli studenti dell’Università di Messina nell’ambito di un evento realizzato con l’Accademia Peloritana dei Pericolanti e il festival letterario di Taormina.

L’edizione 2018 di TaoBuk è dedicata al tema “Rivoluzioni“. Segui i nostri canali social – Facebook e Twitter – per non perdere gli ultimi aggiornamenti sul programma, sugli ospiti presenti e sulle iniziative collaterali.

 

Si ringrazia Roberta D’Arrigo per la collaborazione

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