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Si conclude TaoKids con la convention Dislessic to school

Si è da poco concluso il progetto di Taobuk 2018 interamente dedicato ai bambini, si tratta di TaoKids a cura di Annalisa Galeano.

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Si è da poco concluso TaoKids, il progetto di Taobuk 2018 interamente dedicato ai libri, al mondo della conoscenza, della scrittura, della lettura e della cultura infantile.

L’edizione 2018 del Festival letterario di Taormina termina con l’ampia partecipazione di TaoKids, che ha visto aderire al progetto molti bambini delle scuole, che hanno seguito incontri e convention a cura di Annalisa Galeano.

L’ultima convention, in particolare, dal titolo “Dislessic to school” ha visto l’ntervento della sociologa Alfonsina Staffolani, esperta in disturbi dell’apprendimento, che ha analizzato dal punto di vista statistico i casi di disturbo di apprendimento in Italia: il rapporto è una situazioni di difficoltà in circa il 20% della popolazione scolastica.

L’articolo 3 della legge attribuisce alla scuola il compito di svolgere attività di individuazione precoce dei casi sospetti di Disturbo Specifico di Apprendimento (di seguito DSA) distinguendoli da difficoltà di apprendimento di origine didattica o ambientale, e di darne comunicazione alle famiglie per l’avvio di un percorso diagnostico presso i servizi sanitari competenti.

La LEGGE D.M. 5669 del 12 luglio 2011 Stabilisce che ogni docente, per sé e collegialmente, durante le prime fasi degli apprendimenti scolastici cura con attenzione l’acquisizione dei prerequisiti fondamentali e la stabilizzazione delle prime abilità relative alla scrittura, alla lettura e al calcolo, ponendo contestualmente attenzione ai segnali di rischio in un’ottica di prevenzione ed ai fini di una segnalazione.

Nello specifico ogni insegnante dovrebbe promuovere le iniziative per favorire una diagnosi precoce, individuare le difficoltà degli studenti, attivare azioni per una didattica individualizzata. Inoltre aiutare i bambini che, nonostante l’impossibilità di anticipare una diagnosi, possono cercare e ottenere un aiuto precoce, all’interno della finestra evolutiva in cui l’intervento (ri)abilitativo è maggiormente efficace; attivare percorsi intrascolastici di recupero mirato, con attività di potenziamento fonologico e meta-fonologico, rivolte principalmente ai bambini emersi dallo screening come “a rischio“, ossia con ritmi più lenti di apprendimento della letto-scrittura.

La formazione di un insegnante o educatrice è importante proprio perché finalizzata a capire le specifiche difficoltà di ciascun alunno, attuare azioni di intensificazione dell’insegnamento, modificare la propria idea e stile di insegnamento per corrispondere allo stile di apprendimento degli alunni, disporre di informazioni aggiornate, conoscere strategie efficaci per potenziare l’apprendimento, saper compiere scelte didattiche ed educative efficaci.

L’insegnante deve intervenire con potenziamento: per potenziamento si intende predisporre un intervento educativo in grado di favorire il normale sviluppo di una funzione che sta emergendo. Significa utilizzare la funzione al meglio delle potenzialità individuali, offrendo situazioni di apprendimento con elementi di novità e complessità maggiori rispetto a quanto il bambino potrebbe imparare se agisse da solo e per proprio conto.

L’intervento di Annalisa Galeano si è focalizzato sull’importanza dell’ascolto del bambino. Secondo l’insegnnte, bisogna adottare strumenti compensativi e dispensativi per facilitare e stimolare l’apprendimento.

La psicologa Pietronilla Nicita è intervenuta focalizzando l’attenzione sull’emotività dei bambini: molto importanti sono la motivazione dell’alunno e il rapporto empatico con l’insegnante. Si è quindi soffermata sull’importanza di instaurare una relazione empatica tra insegnante – alunno, perché quest’ultimo deve affrontare difficoltà e disagi emotivi quotidianamente, difficoltà che vanno a ripercuotersi anche sul rendimento scolastico.

La responsabile Unicef, Maricchiolo Carmelita ha cercato di sensibilizzare a tutte le diversità, spiegando il grande progetto d’origine dell’unicef con i suoi scopi benefici. Con essa l’intervento della Prof Maria Caserta del Liceo delle Scienze Umane “Michele Amari” che ha presentato il progetto: LA TERAPIA DEL SORRISO ALLE PENDICI DELL’ETNA pilotato dal Motivatore sociale Roberto Raciti con le studentesse del suo istituto: Il progetto Alternanza Scuola-Lavoro, nel costituire ai sensi del D.Lgs. 77/2005 e della Legge 197/2015, una modalità di realizzazione dei corsi nel secondo ciclo del sistema d’istruzione e formazione, anche per il Liceo delle Scienze Umane “M.Amari“ di Giarre-Riposto, ha offerto la grande opportunità, a tanti giovani, di acquisire competenze e conoscenze, da poter “reinvestire” nel mondo del lavoro.

In particolare, grazie alla convenzione stipulata tra lo stesso I.I.S. “M. Amari”, nella persona del Dirigente Scolastico prof. Giovanni Lutri e l’Asp di Messina, nella persona del suo legale rappresentante dr Gaetano Sirna, gli alunni del prestigioso I.I.S. “M. Amari” di Giarre-Riposto, hanno avuto l’occasione di vivere una esperienza con il progetto della “Clown therapy”, toccando con mano i momenti più significativi della fragilità umana, quelli cioè della presenza in ospedale quale luogo di cura per il corpo. L’Ospedale San Vincenzo di Taormina, con i suoi oltre 180 posti letto, con le sue oltre 20 Unità Operative e con tutto il suo personale sanitario è stato oggetto di valutazione degli alunni, secondo una nuova prospettiva: entrare a contatto diretto con una realtà assistenziale intorno alla quale ruotano aspetti clinici ed umani. Il progetto del I.I.S. “M. Amari” ha centrato il suo obiettivo: condurre gli alunni in un percorso di riflessione sulla condizione dei propri simili e indurre in loro l’elaborazione di un pensiero orientato all’attenuazione della sofferenza con un sorriso.

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