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Il loto e il papiro. La fine degli Hyksos spiegata da Francesco Santocono

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All’Hotel Villa Diodoro, alle 17 di oggi, si è tenuta la presentazione del libro di Francesco Santocono, intitolato Il loto e il papiro. Un incontro pieno di ospiti di rilievo, in quanto c’è stata la partecipazione di Zahi Hawass, egittologo di fama mondiale (veste i ruoli di segretario delle Antichità Egiziane e Ministro nel Governo della Repubblica Araba d’Egitto) che ha anche scritto la prefazione dell’opera; è stato affiancato da Stefania Sofra, sua assistente e anch’essa egittologa. Tra i nomi più conosciuti dell’evento ricordiamo anche l’attrice Stella Egitto, a cui è stata affidata la lettura e l’interpretazione di alcuni passi del libro.


L’intervento iniziale di Hawass si apre con i complimenti all’autore per l’opera scritta; ne è rimasto talmente colpito da aver dato l’opportunità a Santocono di presentare il libro al Cairo e alla grande Biblioteca d’Alessandria d’Egitto.


L’opera racconta della prima occupazione della storia durata 150 anni. Si tratta del popolo Hyksos, di cui ci sono numerose fonti che sostengono che probabilmente provenivano dall’Anatolia. Quando gli Hyksos arrivano in Egitto si stabiliscono nel Delta, mentre i principi Egizi si stabiliscono nel sud dell’Egitto, con capitale Tebe. Tuttavia la loro permanenza in Egitto finì causa della guerra mossa dal faraone Seqenenra: nonostante gli Hyksos seppero integrarsi bene nel tessuto sociale del paese che avevano conquistato, il faraone non riusciva a tollerare la loro presenza. A prescindere da lotte e dispute per il territorio, è necessario ricordare che gli Hyksos portarono notevoli innovazioni in Egitto, tra cui il carro e il cavallo, “armi” che successivamente però gli Egizi usarono per cacciarli.

È importante notare inoltre come nel libro vi siano figure femminili importanti, in quanto ebbero un ruolo decisivo perché incoraggiarono figli e nipoti a prendere parte alla guerra per il territorio.

Nel libro è presente un solo personaggio di fantasia, Sethnakt, amico del faraone che però si rivelerà il suo peggior traditore.
Ricordiamo infine l’intervento di Stefania Sofra, che si complimenta con l’autore per essere riuscito a regalarci uno scorcio della vita dell’Antico Egitto. Inoltre spiega brevemente il significato del nome del libro: il loto rappresenta l’alto Egitto, mentre il papiro simboleggia il basso Egitto; queste due parti vengono separate dagli Hyksos e Santocono vuole rappresentare con questo titolo la riunificazione del paese tramite questa guerra.

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